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CAMPOFIORE - di Elia Turra


"...Le pagine di Elia sono a metà tra lo sfogliare un album fotografico di ricordi e leggere un libro.
Danno la sensazione di quando si acquistava un CD e non appena aperto si scorreva velocemente il libretto contenente i testi delle canzoni per cercare quella preferita..."
Elena Marocchio

"...Quel sudore che si attanaglia tra le note, tra le rime, nel vissuto di un borgo preciso dove sei stato gettato, la conchiglia che sorregge la bellezza ma che ti vuole ben stretta a sé in una morsa diabolica ed angelica, un canone inverso.
La poesia di Elia Turra si fa così metropoli esistenziale...".
Alessandro Ferrais
pp. 87 - 10,00 euro

Disponibilità immediata
€ 10.00
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Elia Turra nasce il 4 febbraio del 1990 a Negrar, ma cresce e trascorre tutta la sua infanzia e adolescenza a San Bernardino, quartiere di Verona.
A 18 anni si trasferisce nel quartiere di Veronetta dove vive fino ai 30 anni, per poi trasferirsi in quartiere Lazzaretto, zona Oltre Adige di Verona.
Anima poliedrica, romantica e bohémien, dotato di una spiccata sensibilità artistica, Elia sente il bisogno di approcciarsi alla poesia sin dalla tenera età.
Cresce e respira arte in varie forme in una famiglia molto creativa dove si appassiona ai vecchi dischi dei genitori, concentrando la sua attenzione su artisti come Pink Floyd e The Doors. Significative nella sua crescita sono alcune vecchie colonne sonore di film americani e italiani come "Pat Garret and Billy the kid" di Bob Dylan, "Profondo rosso" dei Goblin e "C'era una volta in America" di Ennio Morricone, per citarne alcuni tra i più significativi.
Forte di continui nuovi stimoli e frontiere da esplorare, con lo stupore di un'anima tanto innocente e poetica quanto tumultuosa ed impetuosa, si appassiona alla break dance, entrando a far parte all'età di soli dieci anni nella "SM crew", una delle realtà più promettenti e talentuose del panorama veronese dell'epoca.
Scopre così il rap italiano degli anni 90 e l'hip hop americano, in particolar modo della west coast, con gruppi di riferimento come Sottotono e Tupac.
Sarà merito anche di questo genere musicale il suo avvicinarsi in età acerba alla scrittura e al cantautorato, espresso in questa fase più nella forma della canzone rap e del freestyle.
All'alba degli anni Duemila, grazie all'influenza del fratello maggiore, scopre invece la nuova scena musicale punk rock garage, "innamorandosi" degli Strokes, che fanno da apripista ad un decennio di rivisitazione del rock più minimal e spontaneo. (Non a caso definisce "Room on fire" come uno dei dischi che gli hanno cambiato la vita.)
Proprio sull'onda di questo decennio troverà una forte ispirazione musicale e artistica nella figura di Peter Doherty coi suoi Libertines e Babyshambles, nonché come autore solista.
Trova in questa forma di scrittura/poesia la sua vocazione e la sua strada cantautorale, approfondendo molto le tematiche quotidiane della strada e dei suoi margini, con i suoi personaggi romantici e "Pasoliniani" talvolta sconfitti e perdenti, ma, nella loro fragilità, pieni di vita, di verità e di saggezza.
Come cantautore pubblica il suo singolo d'esordio "Giungla d'asfalto" nel febbraio del 2023. Seguiranno poi nei mesi successivi i singoli "Spleen" e "Tiramisù", per poi annunciare l'uscita del mini concept "Trilogia di quartiere", composto da 3 brani (LSB, PUNK DI QUARTIERE, OLTRE ADIGE) scritti ed ispirati dai tre relativi quartieri dove Elia ha vissuto dalla nascita ad oggi.
Elia Turra si esibisce spesso live nei locali cittadini, dove propone i suoi brani, ma anche fuori città.
Una delle sue esibizioni più significative è stata sicuramente quella all'Apollo di Milano a novembre del 2023, dove dopo aver conosciuto il cantautore inglese Peter Doherty (Frontman dei The Libertines & Babyshambles) è stato invitato e presentato sul palco dall'artista stesso per suonare in sua apertura.
Le sue canzoni sono disponibili su tutte le piattaforme digitali (Spotify, Apple music, ecc.), oltre che sul suo canale youtube dove sono presenti i relativi videoclip.
La sua scrittura e la sua musica sono uno spaccato di realtà senza filtri, priva di perbenismo, censura o retorica: un inno ad amare, vivere e morire in maniera libera.
Campofiore è la sua opera prima.

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