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FARFALLA - di Rosa Maria Ancona


Raramente un libro di poesia, soprattutto di questi nostri ultimi anni, sa scrutare a fondo il mistero dell’anima e spiccare il volo con l’umile coraggio di una farfalla, oltre la barriera dello spazio e del tempo, al di là di quel circoscritto limite dell’orizzonte sensibile, che, nella sua dichiarata fisicità, appare crudo ai nostri occhi stanchi d’indagare. E questo, di Rosa Maria Ancona, che reca il suggestivo titolo di Farfalla, ne è tenera e rara conferma. La sua non è, infatti, una poesia dettata da esasperate pulsioni dei sensi, non è neppure un crogiuolo di materiche immagini ruotanti attorno a un contingente fulcro di vane quanto illusorie verità. La sua poesia non indugia né si adagia nel compiacimento di sé o nel tentativo, sempre fallito, di rappresentare il cronologico succedersi degli eventi in funzione riflessa, bensì sa confrontarsi con i lievi moti dell’essere, con quei segreti sussulti del cuore che ignora i complicati processi della mente e batte e respira in cristalline atmosfere, in dimensioni ora oniriche ora surreali che proiettano l’io interiore in immagini, suoni, colori tanto più rarefatti quanto più densi di lirica consapevolezza. La raccolta comprende tre sezioni, scandite in rispettivi titoli, che sembra vogliano segnare le tappe di un viaggio mistico-ascetico che intenda condurre la poetessa verso la difficile acquisizione di una segreta pace, frutto anch’essa di una immersione profonda in realtà subliminali, non avulse da una consueta, costante frequentazione con il mondo classico greco-romano, nonché con religioni o filosofie orientali, quali lo zen, il taoismo e il sufismo. Tao, infatti, significa strada. Ma... da percorrere o già percorsa? Il tutto sta non tanto nella meta da raggiungere a tutti i costi, tut-tavia, quanto invece nel proporsi il viaggio come scoperta di sé, come prova o percorso da affrontare pur nella certezza del limite o, meglio, dell’impossibilità della conoscenza medesima.
Pietro Barlassina

Rosa Maria Ancona
pp. 117 - 6,00 EURO

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€ 6.00
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Rosa Maria Ancona è nata nel 1946 a Castellammare del Golfo (antico porto dei Segestani) nell’estrema punta Nord – Occidentale della Sicilia. La sua infanzia è maturata fra i miti classici del Tempio di Segesta ed i castelli smerlati di Erice. Ha conseguito il diploma di Laurea in “Giornalismo e Radiofonia” all’Istituto Superiore di Giornalismo presso l’Università degli Studi di Palermo. Ha ottenuto per ben due volte il “Premio alla Cultura” dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Poeta della diaspora, dell’esilio e della solitudine ha scelto di ritornare nella terra d’origine. Vive a Trapani, città di vento, di mare e di sale (detta anche “la bianca colomba”). Ha al suo attivo diverse pubblicazioni di poesie, saggi e commedie tradotte anche all’estero (Francia, In-ghilterra, Romania, Russia, Grecia, ecc). È stata finalista al Viareggio ’80 per la poesia ed è presenza attiva nel panorama culturale letterario. È Fondatrice e Presidente dell’Associazione Internazionale d’Arte e Cultura Thalìa e dell’Associazione di Volontariato AVULSS. Attivista del Movimento per la Vita. Ha pubblicato molti volumi. Le è stato assegnato, nel 2004 a Bagheria (Pa), il Premio alla Carriera dalla Presidenza del Circolo Culturale Giacomo Giardina per la ultradecennale attività nel campo letterario e dell’impegno civile.

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