il pipistrello a teatro - BONACCORSO EDITORE

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IL PIPISTRELLO A TEATRO - di Giorgio Barberi Squarotti


La novella Il pipistrello appartiene alla trasfigurazione in vicenda (narrativa in questo caso, teatrale nei tre drammi del teatro nel teatro, con particolare riferimento a Questa sera si recita a soggetto) del fondamentale problema del rapporto fra letteratura e vita: ma qui Pirandello vuole mescolare il racconto con la rappresentazione in teatro, in modo da acuire e rendere più contraddittoria fino a essere irrisolvibile l'ambiguità fra recitazione ed evento, per banale che questo possa essere. In Questa sera si recita a soggetto la suprema hybris dello scrittore di trasformare la recita in teatro in sequenze drammatiche di vita, fino al limite del tragico e della morte, e così cancellare di colpo e pienamente la finzione perché gli attori diventino persone vere, e la commedia così si sollevi fino alla realtà dell'esistenza, anzi alla verità, che è irripetibile e assoluta una volta per tutte, al costo della conseguenza di dolore vero e di vera morte, vuole essere la dimostrazione pienamente pedagogica del prezzo che l'arte deve pagare, per es-sere degna e sicura...


pp. 209 - 13,00 EURO

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Giorgio Bárberi Squarotti è nato a Torino il 14 settembre 1929. È poeta, critico letterario e italianista. Allievo di Giovanni Getto, gli è succeduto nell'insegnamento di letteratura italiana moderna e contemporanea sulla stessa cattedra universitaria di Torino. È direttore della redazione lessicografica del Grande Dizionario della lingua italiana pubblicato dalla UTET. Ha esteso la propria indagine critica a tutto il Novecento attraverso una vasta produzione saggistica: Astrazione e realtà (1960), Metodo Stile Storia (1962), Poesia e narrativa del secondo dopoguerra (1963), Simboli e struttura dello stile del Pascoli (1967), La forma 'tragica' del 'Principe' e altri studi sul Machiavelli (1966), La narrativa italiana del dopoguerra (1966), Camillo Sbarbaro (Mursia Editore 1968), Il gesto improbabile, Tre saggi su Gabriele D'Annunzio (Flaccovio, 1971), L'artificio dell'eternità (1972), Gli inferi e il labirinto da Pascoli a Montale (1974), Poesia e narrativa del secondo Novecento (Mursia, 1978), Il potere della parola (1984), Le colline, i maestri, gli dei (Santi Quaranta, 1992).orni, 1998, La Scala per il Cielo, 1999, e Le Ultime del Millennio, 2002.

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