PER NON DIMENTICARE - di Marco Ongaro e Paolo Valerio
Per non dimenticare
testimonianza teatrale
testimonianza teatrale
Ci voleva un popolo che se ne andasse, che rinunciasse al contagio della vendetta. Altrimenti saremmo ancora tutti lì a squartarci. Siamo italiani della pace. Chi ha vinto la guerra non sappiamo. La pace l'abbiamo vinta noi.
Per non dimenticare, sì.
Per non dimenticare, sì.
Per ricordare che abbiamo spezzato la catena dell'orrore, a nostre spese.
Anche per voi.
pp. 63 - 5,00 EURO
Disponibilità immediata
€ 5.00
Paolo Valerio. Giocando abilmente su più piani creativi, quello della regia e quello della direzione artistica di importanti strutture teatrali quali il Teatro Nuovo di Verona - assurto sotto la sua direzione al lignaggio di Teatro Stabile - e il Teatro Comunale di Lonigo, nonché quello della presidenza del Circuito G.A.T. Triveneto, dopo un'esperienza pluriennale come attore Paolo Valerio approda a una felice sintesi tra imprenditoria dello spettacolo e pura arte della scena.
La produzione e la regia di spettacoli di successo come il recente Sette Piani, tratto da Buzzati per l'interpretazione di Ugo Pagliai e Paola Gassman, l'adattamento e allestimento di classici schakespeariani come Mac3eth, Romeo e Giulietta, Amleto e Otello, le incursioni nella mutimedialità rappresentate da opere come Anch'io ti amo, L'arte della fuga e Per non dimenticare in collaborazione autoriale con Marco Ongaro, oltre a innumerevoli altre cooperazioni di prestigio con i più grandi importanti Enti ed Istituzioni del territorio e nazionali, costituiscono il tragitto professionale di una personalità artistica d'indiscussa esperienza.
La produzione e la regia di spettacoli di successo come il recente Sette Piani, tratto da Buzzati per l'interpretazione di Ugo Pagliai e Paola Gassman, l'adattamento e allestimento di classici schakespeariani come Mac3eth, Romeo e Giulietta, Amleto e Otello, le incursioni nella mutimedialità rappresentate da opere come Anch'io ti amo, L'arte della fuga e Per non dimenticare in collaborazione autoriale con Marco Ongaro, oltre a innumerevoli altre cooperazioni di prestigio con i più grandi importanti Enti ed Istituzioni del territorio e nazionali, costituiscono il tragitto professionale di una personalità artistica d'indiscussa esperienza.
Marco Ongaro nasce a Verona il 26 luglio 1956. Inizia la sua attività artistica come cantautore, pubblicando nel 1987 l'album "AI" (Rossodisera), che gli vale la Targa Tenco per la migliore Opera Prima, cui seguono nel 1990 l'LP "Sono bello dentro" (Rossodisera/BMG) e nel 1995 il CD "Certi sogni non si avverano" (Rossodisera/Sony-Music).
Dopo una pausa di riflessione lunga cinque anni, rientra in scena come autore scrivendo le canzoni del CD "Lasciatemi vivere" (Rossodisera/EMI) per Grazia De Marchi, nel 2000, quelle di "Shakespeariana" (Rossodisera/EMI) per Giuliana Bergamaschi, nel 2001, e i testi e le musiche dello spettacolo di teatro-danza "Anch'io ti amo", nello stesso anno, per la Compagnia di Danza di Sisina Augusta.
Nel 2002 pubblica il libro di poesia Visto e considerato (Bonaccorso Editore), in coppia con Massimo Rubulotta, il CD "Dio è altrove" (D'autore/Azzurra Music) e scrive la drammaturgia del "Casanova" per la Compagnia Teatro di Verona di Paolo Valerio.
Per la stessa Compagnia, in collaborazione col compositore contemporaneo Andrea Mannucci, realizza nel 2003 il testo dell'azione multimediale "L'Arte della fuga" (Zerboni/Sugar).
Nello stesso anno scrive le canzoni del CD di Grazia De Marchi "Sporco mondo - Canti d'amore alla terra" (Azzurra Music).
Nella primavera del 2004 pubblica il CD "Esplosioni nucleari a Los Alamos" (D'autore/Azzurra Music) e la raccolta di racconti Fughe 1 (Bonaccorso Editore). Nell'estate dello stesso anno debutta con lusinghiero successo la commedia musicale in vernacolo "La cena della sposa", scritta a quattro mani con Nicola Dentamaro.
Nel marzo 2005 va in scena l'opera buffa in due atti Il cuoco fellone (Zerboni/Sugar), su musica di Andrea Mannucci e libretto di Ongaro pubblicato da Bonaccorso editore. Nell'aprile 2005 pubblica il cd "Archivio Postumia"(Rossodisera).
Dopo una pausa di riflessione lunga cinque anni, rientra in scena come autore scrivendo le canzoni del CD "Lasciatemi vivere" (Rossodisera/EMI) per Grazia De Marchi, nel 2000, quelle di "Shakespeariana" (Rossodisera/EMI) per Giuliana Bergamaschi, nel 2001, e i testi e le musiche dello spettacolo di teatro-danza "Anch'io ti amo", nello stesso anno, per la Compagnia di Danza di Sisina Augusta.
Nel 2002 pubblica il libro di poesia Visto e considerato (Bonaccorso Editore), in coppia con Massimo Rubulotta, il CD "Dio è altrove" (D'autore/Azzurra Music) e scrive la drammaturgia del "Casanova" per la Compagnia Teatro di Verona di Paolo Valerio.
Per la stessa Compagnia, in collaborazione col compositore contemporaneo Andrea Mannucci, realizza nel 2003 il testo dell'azione multimediale "L'Arte della fuga" (Zerboni/Sugar).
Nello stesso anno scrive le canzoni del CD di Grazia De Marchi "Sporco mondo - Canti d'amore alla terra" (Azzurra Music).
Nella primavera del 2004 pubblica il CD "Esplosioni nucleari a Los Alamos" (D'autore/Azzurra Music) e la raccolta di racconti Fughe 1 (Bonaccorso Editore). Nell'estate dello stesso anno debutta con lusinghiero successo la commedia musicale in vernacolo "La cena della sposa", scritta a quattro mani con Nicola Dentamaro.
Nel marzo 2005 va in scena l'opera buffa in due atti Il cuoco fellone (Zerboni/Sugar), su musica di Andrea Mannucci e libretto di Ongaro pubblicato da Bonaccorso editore. Nell'aprile 2005 pubblica il cd "Archivio Postumia"(Rossodisera).