L'ARPA DI GERUSALEMME - di Filippo Bombara
"...Il risentimento, il rancore, il vittimismo della mia società mi avevano dato la presunzione che tutto fosse dovuto alla nostra gente e niente essa dovesse dare, o donare agli altri. Ci crediamo un popolo eletto, ma é solo la nostra presunzione a farcelo credere. Se veramente lo fossimo, dovremmo essere un esempio di generosità non di egoismo. Oggi molti ebrei s'interrogano. C'è molta inquietudine nella gioventù. Le sinagoghe non sono frequentate come in passato. La religione si mischia alla politica, l'ortodossìa non paga. Nascono crisi d'identità. Proprio le generazioni come la mia, nate in questo Paese, scontano errori di fondo incredibili, che ci hanno allontanato dalla ricerca della pace e dell'amore, solo per il bisogno della sopravvivenza o, se preferisce, per difendere una falsa ragion di Stato. Additando un nemico ancestrale, che si fa risalire ai racconti più antichi della Torah, crediamo di allontanare la popolazione dai problemi reali della vita...".
...L'uomo non ha ancora imparato ad amare la natura ed a dialogare con essa. Esistono verità e messaggi che vivono sulle ali del pensiero, spesso ci passano accanto senza che nessuno li ascolti. Percepirli e trasmetterli è un dono di pochi eletti...
ISBN 978-88-7440-211-3 - pp. 317 - 17,00 euro
Filippo Bombara
pp. 317 - 17,00 euro
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€ 17.00
Filippo Bombara è nato a Messina il 25 gennaio 1943.
Dal luglio 1991 vive a Verona.
Sposato con un figlio, si è diplomato al Liceo Classico "Maurolico" di Messina.
A vent'anni lascia la sua città natale e intraprende la carriera militare.
È un Ufficiale che ha fatto una notevole esperienza in Italia e all'estero.
È stato impiegato non solo sul territorio nazionale, ma anche in diversi teatri europei: con l'ONU in Medio Oriente; con la NATO a Vicenza, in Belgio, e nell'Europa dell'est in Slovacchia, Romania e Slovenia, appena caduto il muro di Berlino; infine ancora con la NATO a Verona, dove ha terminato la sua carriera militare.
Sin da quando frequentava il Liceo ha coltivato con continuità due passioni: lo scrivere e il fotografare, in senso lato, le sue esperienze sia civili che militari.
Ha focalizzato e trascritto ogni momento che nella sua vita gli ha donato un'emozione.
Con libertà ed umiltà, usando ricordi, misti a gocce di fantasia, rende partecipi i lettori, suoi amici, delle sue impressioni sugli avvenimenti vissuti durante un breve periodo della sua vita.
Questa è la sua seconda pubblicazione: una serie di racconti tratti da fatti a lui riportati e dall'esperienza personale quale "Osservatore Militare dell'ONU" in Medio Oriente.
Riesuma un periodo cruciale che va dal 1973 al 1983, che comprende la guerra dello "Yom Kippur" e del Libano del 1982, conosciuta con il nome "Pace in Galilea", nonché la strage nei campi palestinesi di Sabra e Shatila, avvenuta a Beiruth nel settembre del 1982.
Inoltre descrive le ricadute degli avvenimenti riportati sulla vita dei suoi personaggi dopo il periodo cruciale vissuto in un'area, il Medio Oriente, sempre in continua ebollizione ed alla ricerca della "Pace (Salam, Shalom)" perduta.
Dello stesso autore con Bonaccorso Editore: Il violino di York.