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LE ROSE DI READING - di Giovanni Vidali

"...Ma Tommaso è certo di aver sentito dire che quando venne al mondo ci fu un grande "sconquasso" gestatorio, un grave trauma, dopo di che sua mamma non poté più avere figli. Così, il primo contatto col mondo fu con i lenzuolini della sua culla, morbidi e accoglienti, ma in fondo estranei al grembo dove si era trovato bene, tutto sommato, per nove mesi. Comunque, quello era l'alloggio. Il vitto fu compito della balia, e tutto finì lì. Non ci furono altre occasioni per lui di avere compagnia in casa, tranne quella dei genitori, e nemmeno questa durò molto. Fu forse allora che ebbe origine la sua natura irrequieta, la ricerca del nuovo, la fuga dalla tranquillità, e che trasformò in fasi di passaggio le buone occasioni, colte sempre soltanto a metà, che la vita gli offrì..."

Tom: così varia il suo nome secondo i contatti col mondo dialettale veneto o con quello – prima sognato, poi reale – anglo-americano) si garantisce una libertà di racconto, un approdo di oggettività da cui non può non risultare favorita quell'impressione, cui si è alluso sopra, che qui "una" vita sia "la" vita. La vita, appunto: la scrittura di Vidali, mentre rifugge da preziosismi e da ricercate prove di stile, stendendosi invece con lineare semplicità, insaporita, a tratti, da inserti di forme dialettali e di battute in inglese (crediamo che l'incontro con Luigi Meneghello, lo scrittore che è stato capace di ricavare impagabili cortocircuiti di senso, di sentimento, di ironia e di nostalgia negli originalissimi accostamenti di dialetto vicentino, lingua letteraria italiana e lingua inglese) gioca le sue carte migliori nel farci sentire che in questa "storia" di Tommaso ci sono "storie" che un lettore può facilmente condividere.
prefazione di Giulio Galetto



ISBN 978-88-7440-188-8 - pp. 384 - 18,50 euro
LE ROSE DI READING
Giovanni Vidali
pp. 384 - 18,50 euro

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Giovanni Vidali (Verona, 1932) ha svolto per alcuni anni dopo il liceo varie attività di lavoro. Dal 1969, per circa trent'anni ha insegnato Linguistica Generale all'Università di Verona. Ha pubblicato articoli di poetica linguistica, fonologia e tradotto saggi di T.S. Eliot (ed. Bompiani, Severgnini). Si è occupato di aspetti biografici e letterari relativi a J. Ruskin e il gotico veronese. Nel 1970 è stato fellow dell'Università di Reading. Ha svolto ricerche in Olanda e Stati Uniti. Ha condiviso gli impegni accademici con la passione per la musica, fondando una orchestra jazz (University Big Band). Vive a Verona.

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