MITI - di Giulio Galetto
“Come nasce, da cosa nasce l’immaginario, il deposito o contenitore in cui idee e emozioni, attraverso strade o alchimie poco prevedibili e poco accertate, trovano un nome, un’immagine in cui dirsi, in cui possono essere identificate da tanti di noi? Nasce forse, oggi particolarmente, dal magma di linguaggi (scritture, voci, immagini) che ci raggiungono come ininterrotta offensiva; ma nasce anche - o nasceva - dal nostro esserci chinati a leggere libri, a cercarvi immagini. Così - certo a un livello meno facilmente consumistico e consumabile - per le figure dei miti antichi”.
pp. 104 - 13,00 euro
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ISBN 978-88-7440-227-4
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€ 13.00
Giulio Galetto (Sanguinetto, 1934) vive a Verona. È stato docente di materie letterarie nella scuola secondaria superiore. Si occupa prevalentemente di letteratura contemporanea; scrive articoli di critica letteraria per il quotidiano “L’Arena” e per le altre testate della Società Athesis, per la quale ha curato i due volumi illustrati del Dizionario Veronese-Italiano (2004).
È autore di edizioni commentate di Alfieri (Antigone, 1967, Mirra, 1968, R.A.D.A.R, Padova), di Leopardi (Canti, Il paniere, Verona, 1990) e di un saggio sul primo Leopardi (Il piacere della disperazione, Il paniere, Verona, 1990).
Ha pubblicato traduzioni e interpretazioni di poeti greci e latini: Mimnermo - Saffo - Alceo, Eros e Chronos, Severgnini, Milano, 1986; Catullo, Lesbia, Il paniere, Verona, 1988; Orazio, In questo breve cerchio, Il paniere, Verona, 1992.
Con una matita in mano (Ghelfi, Verona, 2002) è una raccolta di pezzi giornalistici di “terza pagina”; Lo scacco di Orfeo (Bonaccorso, Verona, 2013) è un racconto-saggio che, introdotto da una prefazione di Claudio Magris, ripercorre il mito di Orfeo e Euridice dagli antichi ai moderni, in particolare con traduzioni da Virgilio, Ovidio, Rilke.