Benvenuti su "BONACCORSO EDITORE": Pagina dei TASCHINABILI
La collanaTASCHINABILI della Bonaccorso Editore raccoglie materiale di qualità
"Solo l’amore ci potrà salvare! E' questo il messaggio che Adriana ci lascia nella sua nuova raccolta di poesie: Voci del verbo Amare. È frutto della visione di chi osserva e descrive il mondo con una sensibilità e un cuore che conquistano il lettore..."
Andrea Filippozzi
"...La padronanza tecnica in dialetto e in italiano non lascia dubbi......".
Ida Benedetti Baroni
Non le trovo, non le trovo, dove sono non lo so.
Le ho cercate dappertutto, non so più dove cercar.
Eppur certo, sì le avevo, son sicura, sì lo so.
Ma dov'è che le ho lasciate?
Non mi riesce ricordar.
Alla mia matura età siamo tutte un po' sbadate.
Questa cosa m'impazzisce, ma dov'è che le ho lasciate?
Al mercato proprio no, ci son stata giovedì.
...La sfida è il propulsore, il piacere di immettersi nel dialogo culturale tra le epoche è l’unico vero movente per un librettista negli anni Duemila. Il gusto di parlare in tono attuale con uno strumento definito impropriamente "classico", qual è la musica seria contemporanea, è esperienza che sfiora vette di lussuria sublime. Soltanto la sottile perversione di scrivere in versi a causa della loro destinazione musicale, come si faceva fin dal tempo dei Greci antichi, supera il portato in sé libidinoso dell’operazione...
Negli anni 80 mi ricordo che ogni pomeriggio preparavo le famose "spumiglie", dolce fatto con albumi e zucchero e io preferivo usare zucchero semolato piuttosto di quello a velo. Le mie meringhe erano leggerissime e friabili e mi ricordo ancora la ricetta
che qui di seguito riporto:
Ingredienti:
- 2 albumi
- 200 gr di zucchero
Tempo di preparazione: 1 ora
... ... ...
L'amor el g'à le ale de 'na farfàla:
se ti te lo tóchi, no 'l pól volar,
no l'è più bòn gnanca de campar,
el va via come 'n verméto in bala.
Quando lu, tacà a ti, zó el se destènde,
ti çérca de capir le so intensión,
sfòrsete de proàr qualche emossión,
çérca de evitar discorsi che ofènde!
Par no sbaliàr, l'è mèio che te tazi:
i è momenti che la còpia i rinfòrsa,
ti dighe solo che la luce el smòrsa,
s'el çérca el gusto de i to vèci bazi...
È certo che dopo una vita il libro non può esser letto al contrario.
Sono finiti gli anni fantastici
dove il mondo vedeva fuochi pirotecnici sorridenti al cielo rosso-viola che tanto amavo vivere.
Ora ho uno sguardo anch’io col quale posso cambiare questo posto così sbagliato, sarò io, saranno le parole, saranno le emozioni.
Brucio comunque disagi scrivendo parole piene d’anima.
Le pagine bianche saranno le mie strade,
quelle scritte il mio cammino...
... Mi è caduta la noia incontrandoti.
Ti chiamerò Poesia: motivazione di vita.
La mia...
... Si ha sempre fretta. Non è bene.
Si fugge da se stessi. E non ci si avvede che…
così si anticipa la propria morte.
Questa furba morte che si è infilata nella vita.
È entrata dappertutto
pur concedendoti di vivere...
Da quali lontananze eri tornata
tempo che non vacilla alle occlusioni e non smarrisce mai la direzione dell'ala dolce del vento
fresco lenzuolo sul tuo nuovo corpo.
Era finita l'attesa dei giorni
racimolati dentro i borri bui
dolce silenzio sulle gote glabre
riposava nel sonno il desiderio
sicuro del tuo corpo del tuo amore.
Cari bambini e cari signori,
tutti voi conoscete gli animali che abitano nei nostri prati o nei boschi. Ma siete sicuri di sapere tutto della loro vita? È noiosa o avventurosa? È assolutamente normale… o può addirittura essere magica? Ecco a voi alcune piccole storie che raccontano della vita di questi piccoli grandi amici, con quel pizzico di magia che rende le cose più interessanti ma soprattutto tanta generosità che rende tutti più buoni.
Di te m’aiuta a vivere il pensiero
che avanza dalle nebbie dell’infanzia: ci sono io, c’è Mamma che sparecchia, ci sei tu e c’è Maria, che si specchia
nel tuo volto. C’è tutto quel che fu,
nel mio profondo: ninnenanne
dondolanti il mondo insonne, il canto del perdono, riecheggiante, a sera, la preghiera: Gesù d’amore acceso.
Crebbero e calarono le lune, tante;
e tanti sogni, come pecorelle tranquillanti su montagne di giorni mesi anni…
Figlia di Borgogna
Venni a Parigi senza amore
Figlia di vergogna
Vidi Parigi brulicare
Agitare il mare degli artisti
Mescolare shakerare
Mettere al mondo senza concepire
Fille de Bourgogne
Je vins à Paris sans amour
Fille de la vergogne
Je vis Paris fourmiller
Agiter la mer des artistes
Mélanger secouer
Accoucher sans concevoir
Cianfax amava Crazy e Crazy amava Cianfax. In due erano di troppo. L’uno non sapeva dell’altra nulla di più di quanto non sapesse di sé e l’altra non sapeva dell’altro nulla di più di quanto non sapesse di sé: ovvero, un bel nulla. Così, un bel giorno, Cianfax la vide, in mezzo ai suoi capelli ricci, spettinati e disordinati come la sua esistenza, senza capo né coda, senza inizio né fine, senza finalità, senza progettualità e senza caos.
... ... ...
Non ho mai pace la lontra mormorava lasciandosi andare alla deriva di un fresco ruscello presso il mare son quasi estinta e non mi lasciano stare prima la caccia per la mia pelliccia sempre nel mirino
dello schioppo adesso a snidarmi
dalla tana con la scusa di studiare vita e costumi del mio quieto fare il cibo che mangio i piccoli che allevo i tuffi che faccio perfino quando dormo è un gran fotografare e infine quando
mi trastullo col mio compagno sempre intorno a curiosare ... ... ...
...La sua mano era ormai sulla maniglia della porta. Fece un respiro profondo e la aprì.
Camminò per i corridoi vuoti e lunghi, i suoi passi che riecheggiavano nell’edificio, che la precedevano e la seguivano, perforando il silenzio, ripetendosi in echi ritmati, angoscianti. Il nodo in gola si era ingrandito: alla paura di restare nuovamente delusa, di veder infrangere nuovamente il castello di sogni che con fatica aveva ricostruito, si univa il timore di venire ingannata, ... ... ...
Dafne, conosci quella romanza antica ai piedi del sicomoro... o sotto i lauri bianchi sotto l’olivo, il mirto o il salice piangente la canzone d’amore che sempre ricomincia?
Il Tempio riconosci dal peristilio immenso, e gli acidi limoni con l’impronta dei tuoi denti e la grotta funesta per gli ospiti imprudenti
dove del vinto drago dorme l’antica semenza?
... ... ...
Tieni le tue mani nelle mie
e parlami dei fantasmi dell'infanzia
che stavano nascosti dietro i vuoti
delle cigolose porte.
Scaldati le unghie nel mio sangue
che ora corre,
scaldati adesso, che fra pochi giorni più non correrà,
e sulla mia pelle liscia
lunghe strisce d'ombra venendo
annunceranno agli occhi dei passanti che più vicino sono
dove il cuore si fa per sempre muto.
... ... ...
INVANO
Ti piacquero i miei sonetti e piano
Piano compatisti anche me,
E mi donasti, begli occhi, con
Un bacio, il grande tuo cuore.
Chi spezzò lo scarlatto fiore di vetro,
Ed io invece di sangue acqua osservo sparsa,
E i fiori dell’amore appassiti?
Aveva il mare di dolcezza alone?
Miseramente si cela uno sgraziato libro, ... ... ...